Serena Cavallero
Nata a Terni nel 1982, laureata nel 2008 in Biologia Cellulare Applicata, dottore di ricerca in Sanità Pubblica nel 2012. Assegnista di ricerca presso la sezione di Parassitologia del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza, si occupa per "BUONO" degli aspetti inerenti la ricerca e l’educazione.
Sapienza
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Rosmarino: caratteristiche, coltivazione, miele, proprietà e utilizzi
In questi giorni in cui ti consigliamo di restare a casa, una delle attività che riscaldano il cuore, ci permettono di esercitare la pazienza e producono qualcosa di utile e buono è sicuramente la coltivazione. Se poi decidiamo di coltivare qualcosa che piace anche alle api, pure meglio!
Oggi abbiamo deciso di parlarti del rosmarino.
Trattamento antivarroa: metodi, efficacia e controindicazioni
Oggi incontriamo Riccardo Cabbri, dottorando presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Riccardo ha iniziato a lavorare con le api 5 anni fa al CREA-API di Bologna per svolgere la tesi di laurea. Non aveva mai avuto contatti con questi animali, ma l'incontro è stato folgorante e non è più riuscito ad allontanarsene tanto che oggi è dottorando, tecnico per l’associazione “Le nostre api” di Bologna e apicoltore hobbista.
L'apicoltura urbana a Torino: intervista a Guido Cortese
Che si tratti di apicoltura in campagna o in città, noi di BUONO riteniamo utile parlare di ogni progetto che si pone l'obiettivo di sensibilizzare riguardo temi inerenti la conservazione della natura. Se poi si aggiunge la tutela delle comunità e delle tradizioni, l'apicoltura sembra un esempio perfetto. Potrete saperne di più del tema che affronteremo oggi nella puntata di Linea Verde di sabato prossimo 26 Novembre ore 12:20 su Rai1. Siamo infatti in compagnia di Guido Cortese, presidente della Condotta di Torino, progetto legato ad Api Urbane di SlowFood Torino.
BUONO #6 Chi sono?
Luis Pasteur fu il primo grande microbiologo della storia. Il suo nome è noto ai più per la pastorizzazione, simbolo della sua vita scientifica.
Buono #15
All’inizio del ventesimo secolo, i genetisti riscoprirono l’interesse per la teoria ereditaria di Mendel e grazie alla collaborazione tra discipline diverse, come la genetica e la citologia, fu possibile confermare l’esistenza dei geni associati ai cromosomi. Tale scoperta si attribuisce agli studi di Morgan sul moscerino della frutta Drosophila melanogaster : la drosophila aveva delle caratteristiche molto utili per questo tipo di studi perché avendo solo quattro cromosomi, di cui due sessuali morfologicamente distinguibili (XX femmine e XY maschi), era molto facile seguire il destino di una mutazione.
Individui di Drosophila melanogaster con il maschio mutato
Come tutte le scoperte più sorprendenti, tutto è iniziato dalla semplicità dell’osservazione: durante gli esperimenti nella “Fly Room” presso la Columbia University, Morgan e il suo team osservarono moscerini maschi con gli occhi mutati di bianco, anziché rossi come solito; incrociarono quindi questi moscerini con una femmina con gli occhi rossi ottenendo moscerini maschi e femmine con occhi rossi, e successivamente incrociarono la progenie ottenuta, la quale ha prodotto tutte le femmine e la metà dei maschi con gli occhi rossi e l’altra metà dei maschi con gli occhi bianchi.
Questo schema suggeriva che il tratto colore dell’occhio era legato ad un gene presente sul cromosoma X in due forme alleliche: uno selvatico che produceva occhi rossi, e uno mutato che produceva occhi bianchi. Gli studi di Morgan e colleghi furono pionieristici tanto quanto gli studi di Mendel e fecero luce sulla natura dei meccanismi ereditari, consentendo a noi oggi di capire molto meglio i geni, le mutazioni e i segreti del DNA.
BIBLIOGRAFIA:
- Sturtevant AH 1965 A history of genetics. Harper and Row, New York.
- Snustand and Simmons 2000 Principi di genetica.
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#BUONO #15
— buono (@ilmielebuono) 20 febbraio 2017
Ho speso così tanto tempo a capire chi mangiasse la mia frutta quando sarebbe bastato leggere i cromosomi. #20BUONI #SaveTheBees pic.twitter.com/U9IzajWbzw
Update dall'apiario: vademecum sull'etichettatura del miele
Come accennato nel nostro post precedente sulla lavorazione del miele, l’ultima fase del confezionamento è l’etichettatura. L’etichetta deve rispettare certi parametri definiti da normative: nell’Ottobre 2011 è stato emanato l’ultimo regolamento europeo per la disciplina delle etichette dei prodotti alimentari (Regolamento UE N. 1169/2011), mentre i regolamenti nazionali di riferimento sono il D.Lgs 179/2004 e il D.Lgs 181/2003 che modifica parzialmente il D.Lgs 109/1992.
COSMESI NATURALE: come leggere l'etichetta per un consumo consapevole
In un momento storico in cui idealmente ogni merce prodotta in qualsiasi paese può essere consumata dall’altra parte del mondo, cercare di recuperare un rapporto sano e sostenibile con il consumo dei prodotti che usiamo può sembrare davvero un gesto rivoluzionario.
Varroa destructor: l'acaro parassita delle api da miele
La specie Varroa destructor Anderson e Trueman 2000 (Arachnida, Acari, Mesostigmata: Varroidae), è stata precedentemente ritenuta V. jacobsoni e osservata in Indonesia in associazione con Apis cerana. Studi di biologia molecolare hanno evidenziato che la specie destructor è ben differenziata dalla jacobsoni e che, tra i vari aplotipi osservati all’interno della specie, solo due sono altamente patogeni per Apis mellifera: quello coreano e quello giapponese (Anderson e Trueman 2000, Rosenkranz et al 2010).
Martino e le api. La vita nell'alveare
In "Martino e le api - La vita nell'alveare Edizioni Filadelfia", l'autore Jacob Streit racconta al lettore i segreti della vita delle api attraverso un continuo dialogo fra nonno e nipote: da un lato la saggezza del nonno che illustra gli aspetti della vita di questi meravigliosi animali con racconti romanzati ma sempre fedeli alla realtà naturale delle cose, dall'altro la curiosità e l'emotività del nipote che affascinato dal ronzio e stregato dalla bontà del mielesi lascia praticamente insegnare un mestiere, l'apicoltore.
Dall'Europa i risultati del progetto STEP sull'andamento degli impollinatori
Che mondo sarebbe senza fragole e cioccolato?