_in_Baltic_amber._Age_50_Mill._years_(the_Lower_Eocene).jpg)
É nato prima il polline o l'impollinatore?
bit.ly/3e6GhKgclicca per twittare

Questo piccolo coleottero appartenente alla famiglia Mordellidae, fortuitamente ritrovato in una miniera del Myanmar, imprigionato nella burmite (=ambra naturale proveniente dall'area settentrionale del Myanmar, ex Birmania. É una delle ambre più vecchie e dure del periodo Cretacico) ha tutte le caratteristiche morfologiche in regola per attribuirgli il ruolo di impollinatore: un apparato mascellare modificato che sappiamo essere tipico di insetti capaci di raccogliere e trasportare il polline; la forma del corpo incurvata e lateralmente compressa con il capo chino verso il basso capace di conferirgli una certa flessibilità mentre si alimentava nei fiori; zampe posteriori ben sviluppate dotate di spine per aiutarlo negli spostamenti sulla corolla dei fiori; piccoli peli che per numero, forma e distribuzione sulla superficie corporea avvaloravano l'ipotesi dell'impollinatore specializzato.

Oltre a queste caratteristiche morfologiche il piccolo coleottero portava con se altre informazioni: polline! Abbondante e distribuito sopratutto sul torace e sull'addome e tricolpato (=dotato di tre aperture) un carattere importantissimo delle eudicotiledoni, un gruppo tassonomico che include circa il 75% delle angiosperme esistenti. Il primo ritrovamento fossile di questo tipo di polline viene datato a circa 125 milioni di anni fa mentre la burmite viene collocata a circa 99 milioni di anni fa.
Riuscire a osservare il polline su di un insetto incastonato nell'ambra non è una cosa semplice, spesso infatti il polline è nascosto dalla peluria e può passare inosservato. In questo caso i ricercatori hanno cambiato strategia andando ad investigare il reperto con un microscopio confocale a scansione laser. L'immagine ottenuta con questo strumento avrebbe permesso di evidenziare il polline grazie alla sua fluorescenza in contrasto sul campo scuro della cuticola dell'insetto.
Ricostruzione microtomografica del coleottero Angimordella burmitina © Ding-hau Yang
BIBLIOGRAFIA