Nel 1978 consegue un dottorato in Biologia ad Harvard, per poi lavorare in Germania con Martin Lindauer, allievo di Karl Von Frish. Thomas Seeley passa il resto della sua vita a cercare di capire e spiegare come facciano le api a prendere decisioni per risolvere problemi estremamente complessi.
Dettaglio dell'arnia di BUONO dedicata a Thomas Seeley © BUONO
Per prima cosa si immerge, letteralmente, all'interno di un alveare ed osserva come fa una famiglia di api a decidere in ogni momento aspetti importanti sui rifornimenti, come ad esempio di che tipo e in che quantità, al fine di garantire il giusto mix nutrizionale e quindi quante bottinatrici sono necessarie in ogni specifica zona di pascolo. Passa 15 anni in questo modo.
Dettaglio dell'arnia di BUONO dedicata a Thomas Seeley © BUONO
I successivi 10 li trascorre ad osservare la sciamatura, il fenomeno per cui una famiglia si divide in due: una rimane nel vecchio alveare mentre l'altra va a fondarne uno nuovo. E scopre come facciano decine di migliaia di api che compongono lo sciame a valutare e a decidere quale sia la giusta nuova casa, come riescano a volare tutte insieme verso questa e come vi vengono guidate.
Da allora si è dedicato all’indagine delle colonie di api selvatiche non curate dall'uomo e agli aspetti legati alla presenza dell'acaro parassita Varroa destructor, un flagello che ogni apicoltore conosce fin troppo bene. Lo fa perchè è convinto che capirlo possa aiutare gli apicoltori a sviluppare un approccio sostenibile e libero dai pesticidi.

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— buono (@ilmielebuono) 13 marzo 2017
'Nello studiare le api ho osservato una democrazia che funziona da migliaia di anni' #20BUONI #SaveTheBees #Research pic.twitter.com/VhuI0In1Zw